Oggi voglio prendere spunto da "Maze" (ectoplastic laboratory), per parlare brevemente di musica e videogiochi.
"Maze" è un software che genera contemporaneamente musica e visualizzazioni geometriche. Le due cose sembrano talmente simbiotiche da rendere difficile capire che cosa sia rappresentazione di che cosa. Che la musica sia anche geometria non lo scopriamo ora; che la vibrazione sia alla base della realtà non è solo una metafora, almeno secondo ipotesi recenti. In ogni caso, Maze è certamente una delle maniere più intriganti di esplorare questi terreni: visualizzazioni e sonificazione si compenetrano, e la grafica è coinvolgente.
Per chi fosse a Parigi giovedì prossimo, una dimostrazione del progetto sarà presentata alla Gaîté Lyrique. La cosa affascinante, almeno sulla carta, è la possibilità di rompere gli schemi di produzione e fruizione abituali: se pensiamo all'utilizzo, Maze è uno strumento; se guardiamo la sua impostazione, Maze è un'installazione; se guardiamo la grafica e l'interfaccia, Maze è un videogioco.